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Archive for giugno 2013

shiMa a me, alla fine, chemmefrega. Sto qui, seduto nella mia nuova casetta, davanti al mio PC, con la mia connessione ADSL (negli ultimi due anni e passa l’ho rubata alla mia vicina, bollita, ma carina), le mie cuffiette, e saltello come un atleta professionista tra un tab e l’altro di Chrome. Delle volte, supero me stesso, e con ALT e  TAB shifto su Firefox. Vi chiederete perché. Non lo so. Stasera ho scaricato, ovviamente ufficialmente, l’ultimo CD dei Pooh. Un album del 1973 registrato dal vivo, che ricordavo di ascoltarlo spesso con mio fratello. Praticamente mi é entrato nel cervello, e fa parte di quella partizione impossibile da riformattare. Ma credetemi, merita, uno dei best dei Pooh. Vabbe, penso che se siete arrivati a leggere sino a qui, proprio non vi ho annoiato del tutto.

Dicevo, PC, internet, ADSL….ah si…e ogni tanto alzo lo sguardo per scrutare il panorama della mia nuova casa. Il binocolo non ce l’ho,  socchiudo un po’ gli occhi, come gli anziani quando  hanno difficoltà a mettere a fuoco oggetti lontani. Poche battute ora. Un senso di fierezza mi pervade. Un mesetto ad impazzire a trovare stà casa, che se avesse saputo, mi avrebbe chiamato. “quanto ti ho cercata” le dico. “quanto ti ho desiderato”, continuo. Lei non mi risponde, fa la sostenuta. E’ vero, infondo ancora ci conosciamo poco. Stasera le ho portato una rosa, e mi ha sorriso. Ho cercato di rompere il ghiaccio, e farle capire che la nostra sarà una relazione di almeno tre anni. A dire la verità, sarà una relazione di due anni, ma avrò la possibilità di opzionare il terzo anno. Non voglio dirglielo subito. Infondo ci conosciamo bene solo da una settimana, “bene”, diciamo che ci stiamo frequentando. Ho un po’ imposto la mia presenza, ma alla fine vedo che non le dispiace. Per non lasciarla sola durante il giorno, le ho presentato “casino”. “Casino” é un mio fedele amico, che porto praticamente nel mio DNA. Casino mi segue da decenni, e me lo sono portato pure in Israele. All’inizio a “casa” non piaceva molto “casino”. Si sa, le piace fare la solita sostenuta, sino a stasera dove seduti ad un tavolo abbiamo fatto le presentazioni. Davanti ad un bel piatto di spaghetti, ho spiegato chi é casino e chi é casa. Diciamo che non é che si siano proprio filati, e cosi abbiamo deciso che “casino” vivrà in casa, e casa, accetterà (per forza) casino.

Cos’é cambiato da una settimana ? bé decisamente sembra abbia bisogno di uno bravo. Ma a parte gli scherzi, non tanto visto che mi sono spostato di 350 metri tondi tondi, a quanto dice google maps. Il mare é rimasto sempre li, e io mi sono solo mosso sul parallelo. Non noto un particolare cambiamento degli israelioti. Diciamo che si parla sempre ebraico anche qui, la dizione é pressocché la stessa, infondo diciamo, potevo stare dov’ero, e poco cambiava :)….balle !!

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Eccoti finalmente…

Ti ho cercata, ti ho cercata tanto. Ti ho trovata. Dov’eri. Ti ho cercato per tutta Tel Aviv, delle volte mi dicevano che eri a sud, delle casa volte mi dicevano che eri in centro, delle volte ad est, ma mai ti ho trovato. Ti ho incontrato lo scorso lunedi, tu, li che mi aspettavi in quasi tutto il tuo splendore. Si, quasi, perché proprio non sembrava tu fossi al massimo della tua bellezza. Ti ho rivista ieri. Li, timida che mi aspettavi. Pulita, in ordine, ed in un certo senso truccata. Il “truccatore” era passato nel pomeriggio, e non c’ha messo poco a darti una bella mano di bianco. Facciamo che ti chiamo “casa”.

Che dire, mi sembrava di partecipare a Giochi senza Frontiere, con quei famosi tre giudici dai nomi francesi, e mi stavo giocando il “fil rouge”. Dopo la disdetta del mio primo appartamento, ho sentito quello “sparo” ai nastri di partenza, che dava il via alla pazza ricerca di una casa in questa città. Ebbene, anche questa volta ce l’abbiamo fatta.

Volete sapere della casa nuova ? é bella, elegante, rifinita, europea, calda, accogliente, e questi aggettivi saranno ancora più forti non appena sarà arredata. Certo, alla prima occasione a Milano, provvederò a visitare Armani Casa, e tutto il quadrilatero della moda, per trovare la cosa più chiccosa per arredare la mia piccola cattedrale in un ex deserto.

Diciamo quindi, missione compiuta. Ora prepariamoci alla prossima sfida !!

E comunque, che bello tornare indietro nei precedenti post, e vedere cosa scrivevo appena arrivato qui. Se mi fossi veramente reso conto di cosa mi aspettava, avrei comunque fatto quello che ho fatto, no doubt !!

E finalmente, con le prossime settimane, potrò tornare nel mood estivo, di un emigrato milanese che ha lasciato i navigli, per trovare il mare, il cielo azzurro, e perché no…un po’ di serenità.

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