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Archive for aprile 2014

Tel Aviv mood

foto kiriaSennheiser d’ordinanza. Anche stasera, dopo aver espletato i miei obblighi di casalingo, ho deciso di aggredire la “city”. Il movimento é sempre quello, le cuffiette nel mio cellulare, attivo la connessione internet, e faccio partire l’app di Digital Imported. Devi sperare che la combinazione della musica sia quella favorevole al tuo mood del momento. Ecco, diciamo che il mood di quel momento può accogliere qualunque tipo di musica, specilmente se c’é un bel ritmo.  Destinazione birretta con degli amici, in quella nuova zona appena finita davanti alla base militare.  Ma si,  due passi, alla fine si parla solo di qualche kilometro. Esci  da casa,  la musica é quella giusta ed imbocchi Dizengoff. La temperatura é quella ideale. Una polo mezze maniche ed un clima  ideale.  Passeggi, ti guardi in giro, sentendoti quegli “unz unz” che le Sennheiser amplificano a dovere. Ti senti un po’ come John Travolta ne “la febbre del sabato sera”.  Cammini come fossi il divo di Dizengoff, ed alla fine diciamolo, lo sei. Locali, pizzeria, hummus pieni di gente. Non parliamo dei frullati. La temperatura lo impone. Un frullatino fresco mentre ti godi quella brezza, e ti godi il panorama di quanta gente gira la domenica sera per Tel Aviv. Prosegui, Dizengoff é lunga, passeggi, guardi le vetrine con nonchalance, e passo deciso. L’unz unz musicale si mescola ad altri unz unz che ancora ti fanno scatenare il ritmo black che tutti noi abbiamo dentro. Passi la fontana colorata, ti rinfreschi al passaggio in prossimità, scendi e prendi lo slancio verso Dizengoff Center. Destra o sinistra che sia, i  locali sono pieni di gente. Sembra l’estate sia arrivata. Le paratie dei locali non ci sono più da tempo, e i tavolini oltrepassano i segni perimetrali sul pavimento. Bella serata, bei colori, questa primavera ha fatto sbocciare un sacco di fiori, e si distinguono anche al buio, mentre passeggi e con la testa li sfiori, oltre a sentire il loro profumo. La salita verso l’Habima si fa sentire leggermente, e non vuoi rallentare il passo. Quello é il ritmo di John Travolta stasera, quasi ti vien voglia di fermarti ai semafori rossi e alzare il braccio destro facendo la classica mossa. Avanti ancora, il traguardo non é poi cosi lontano. Scendi verso Ibn Gvirol e prosegui in direzione dei grattacieli Azrieli che per ovvi motivi, faresti anche a meno di vedere. La sera però sono ben illuminati, e non sono poi cosi male da vedere. La musica continua fino a quando ti trovi al traguardo. Gli amici ti aspettano, fai un giro esplorativo, ti siedi e ti fai una bella birretta gelata. Queste casettine, questo parchetto, le luci che illuminano la strada la sera creano una fantastica atmosfera. Non é ancora tutto terminato, ma il fatto che sia aperto, vuol dire che da buoni israeliani, nel giro di qualche giorno tutto sarà operativo. Birretta, due chiacchere, brezza, mancherebbe solo il mare. Ops, vero, abbiamo anche quello ma bisogna andare un po’ in là.

Tempo di rientrare. Questa volta cambiamo strada, ci fermiamo in Kikar Rabin, e visto il leggero languorino, una shwarma da Dabush é d’obbligo, per poi continuare a piedi verso casa.

Lo striscione del traguardo era ben visibile già da Sderot Ben Gurion, un viale meraviglioso, pieno di fiori alla base di ogni albero. Se capitate a Tel Aviv nelle prossime settimane, dovete vederli.

Che dire, il casalingo é tornato nella sua dimora, e deve andare avanti con i lavori.

A voi un augurio di buon Pesach, ed una splendida Pasqua con i vostri cari…..e… stay tuned !!

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