Pesach alle porte, Israele comincia a svuotare gli scaffali dal C.A.U. (Cibo As Usual) per mettere i prodotti da consumare in questi otto giorni di pane azzimo. E’ bastata l’ora legale per tornare nel mood dell’ “Israele che piace” in termini di luce solare, di temperatura e quell’implicito mood che ti fa anche piacere andare a lavorare. Le famiglie si riuniscono per la festivita’ e come dicevano Cochi e Renato “c’e’ sempre quello che arriva e che parte”, routine consolidata e che riconosco oramai da diversi anni.
Le paratie dei caffe’ sono quasi completamente smontate ovunque e questo sta’ ad indicare che la stagione delle “piogge” (3 o 4 giorni l’anno) e’ praticamente finita, quell’ora in piu’ di luce sara’ vitale nel corso delle prossime settimane e mesi permettendo a noi sani lavoratori di goderci il mare anche al rientro dall’ufficio, uno dei cari prezzi da pagare.
Non mi resta quindi che augurarvi un buon Pesach, ed una buona Pasqua. Ebrei, cristiani, musulmani, cosa ci importa, festeggiamo le rispettive festivita’ in famiglia e con tanta gioia, perche’ alla fine…questo e’ cio’ che conta.
Abbraccione da dove tutto ebbe inizio
Lascia un commento